Le batterie delle auto elettriche: falsi miti da sfatare

Le batterie sono una componente fondamentale delle auto elettriche ma anche uno dei suoi elementi più discussi, sia quando si parla di prestazioni che quando si analizza l’impatto ambientale delle BEV.

 

Il fatto che tra i principali componenti dei sistemi di accumulo ci siano materiali come litio, cobalto o nichel alimenta il timore che smaltire le batterie possa essere un problema e avere un impatto negativo sull’ambiente; inoltre, ci sono spesso dubbi rispetto allo smaltimento delle batterie stesse una volta che non sono più in grado di accumulare l’energia necessaria ad alimentare le vetture elettriche. Ma è davvero così?

 

Le batterie non finiscono in discarica

Partiamo col dire che in Europa lo smaltimento delle batterie in discarica è vietato: una volta terminato il primo ciclo di vita le batterie possono essere riutilizzate per altri scopi, mentre quando la batteria è del tutto inutilizzabile è obbligatorio il riciclo dei materiali e dei componenti.

 

Negli ultimi anni in UE è stato avviato un piano ambizioso con cui, entro il 2031, innalzare tra l’80 e il 90% le percentuali di recupero mirato di materiali rari come litio, cobalto, rame, piombo e nichel.

 

Un programma che consente di risparmiare sulla ricerca e sulla lavorazione interna delle materie prime, tagliando le attività minerarie: una vera e propria opportunità per l’Italia e per tutti gli altri stati europei per acquisire indipendenza industriale, crescita economica, produttiva e occupazionale, senza rinunciare al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale per cui l’elettrificazione della mobilità privata è già un tassello fondamentale.

 

La seconda e la terza vita delle batterie

Prima di essere smaltita, la batteria di un’auto elettrica può vivere una seconda e, in alcuni casi, anche una terza vita; indicativamente, la maggior parte delle case automobilistiche garantisce la batteria per 8 anni. Al termine del suo primo ciclo di vita si misura lo stato di salute (State of Health, SoH), ovvero la sua capacità di accumulo dell’energia rispetto al suo stato originale, e in base a questa percentuale esistono tre strade:

 

– Quando la batteria ha una capacità di accumulo superiore al 75% può essere utilizzata per altri scopi, come ad esempio all’interno di sistemi di accumulo statico.

– Con una capacità compresa tra il 65% e il 75% la batteria può essere ricondizionata: viene disassemblata, riparata e riportata alla sua capacità di accumulo originale

– Le batterie con una percentuale inferiore al 65% devono essere obbligatoriamente riciclate secondo le normative dell’Unione Europea.

 

Riciclo delle batterie: non un problema ma una risorsa

Nuove destinazioni di utilizzo, minore dipendenza dall’importazione di materie prime, creazione di nuovi posti di lavoro in tutta Europa. Il riciclo e il riutilizzo delle batterie non solo porta vantaggi ambientali e industriali, ma attiva un ciclo di economia circolare che potenzialmente genera profitti economici molto importanti per l’Italia e per gli altri stati membri.

 

Si stima che in Europa al 2050 il riciclo delle batterie delle auto elettriche creerà un giro d’affari da 6 miliardi di euro; in Italia, senza valutare l’indotto e prendendo in considerazione solo le batterie delle auto elettriche presenti sul territorio, si stimano 600 milioni di euro di ricavi.

 

Fonti:

https://www.motus-e.org/studi_e_ricerche/il-riciclo-delle-batterie-dei-veicoli-elettrici-2050-scenari-evolutivi-e-tecnologie-abilitanti/

https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2023/07/10/council-adopts-new-regulation-on-batteries-and-waste-batteries/#:~:text=Il%20regolamento%20prevede%20livelli%20minimi,al%206%25%20per%20il%20nichel.

https://www.tecnobattery.it/2023/03/ciclo-di-vita-delle-batterie-al-litio-e-al-piombo/

 

La Rete dei Comuni – Marina di Ragusa (RG)

Con la Rete dei Comuni Ewiva scopriamo i territori che hanno scelto di installare la rete Ewiva per offrire agli e-driver della zona e ai turisti un’infrastruttura di ricarica ultra-veloce e sempre accessibile. Oggi è il turno di Marina di Ragusa, frazione dell’omonima città siciliana che si sviluppa lungo la sponda settentrionale del canale di Malta.

 

Marina di Ragusa

Marina di Ragusa è un’importante località turistica situata a 24 km dal centro della città di Ragusa, nel sud-est della Sicilia. Anticamente era conosciuta col nome di Mazzarelli, termine derivato dall’arabo per indicare un “piccolo approdo”, e fu in antichità un importante snodo commerciale e marittimo.

 

La stazione Ewiva a Marina di Ragusa (RG)

Puoi ricaricare la tua auto elettrica a Marina di Ragusa alla stazione Ewiva di via Chioggia 8-10, sul lungomare. La stazione è dotata di un punto di ricarica, in grado di erogare fino a 100 kW di potenza. Le colonnine ultra-veloci Ewiva di Marina di Ragusa si trovano in un’area servita da negozi e ristoranti, e sono poco distanti da numerosi punti di interesse.

 

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Spiagge di Marina di Ragusa

Marina di Ragusa è caratterizzata da un lungo litorale di spiaggia sabbiosa ricco di lidi e servizi balneari, in una lunga area racchiusa tra il porto a ovest e la riserva dell’Irminio a est.

 

Lungomare e movida notturna

Oltre alle spiagge, il lungomare di Marina di Ragusa è perfetto per fare lunghe passeggiate al tramonto, oltre che per godersi il mare tutto l’anno. È possibile trovare numerosi ristoranti e locali che fanno di Marina di Ragusa una località tra le più movimentate e vivaci della zona.

 

Cattedrale di santa Maria di Portosalvo

Sul lungomare di Marina di Ragusa, oltre alla movida e al panorama, è possibile visitare diversi luoghi d’interesse: tra questi c’è la chiesa di santa Maria di Portosalvo, una struttura elegante e minimale che racchiude al suo interno decorazioni del primo novecento.

 

Riserva naturale Macchia Foresta del Fiume Irminio

Non c’è solo il mare a Marina di Ragusa: la Riserva Naturale speciale biologica Macchia Foresta del fiume Irminio è un’oasi ricca di biodiversità e caratterizzate da un paesaggio variabile per via delle dune mobili. Qui è possibile fare passeggiate tra il fiume e la spiaggia per osservare gli uccelli che vengono dall’Africa e scelgono questa zona per riposarsi durante la loro traversata del Mediterraneo.

 

Scopri di più sulla stazione ad alta potenza Ewiva a Marina di Ragusa (RG).

State of Charge (SoC): di cosa si tratta e perché è importante

Lo State of Charge (SoC) rappresenta lo stato di carica di una batteria, misurato in relazione alla sua capacità totale: si tratta di un indicatore fondamentale, che riflette la quantità di energia disponibile all’interno della batteria. Il SoC fornisce un’indicazione chiara dell’energia rimanente prima che la batteria si esaurisca, risultando cruciale per il monitoraggio e la gestione della batteria stessa.

 

È fondamentale, per garantire prestazioni elevate e una lunga vita utile alle batterie delle auto elettriche, implementare strategie efficaci di gestione dello State of Charge: un SoC ben monitorato e mantenuto all’interno di intervalli ottimali non solo preserva lo stato di salute della batteria (State of Health, SoH), ma contribuisce anche a migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza del veicolo.

 

Perché monitorare lo State of Charge?

Un monitoraggio accurato dello State of Charge è essenziale per garantire prestazioni ottimali, sicurezza e longevità della batteria. Ci sono tre ragioni per monitorarlo accuratamente:

 

1. Ottimizzazione delle prestazioni

Conoscere il SoC consente di ottimizzare l’uso della batteria, evitando situazioni di sovraccarico o scarica completa che potrebbero danneggiare le celle e ridurre la vita utile della batteria stessa.
Inoltre, è fondamentale cercare di evitare temperature estreme: un eccessivo surriscaldamento durante l’uso o la ricarica può accelerare il degrado delle celle. Un monitoraggio continuo aiuta anche a pianificare con precisione l’autonomia residua, migliorando l’efficienza complessiva del veicolo.

 

2. Aumento della sicurezza

Un monitoraggio adeguato del SoC è cruciale per la sicurezza operativa. Le batterie sovraccaricate o scaricate eccessivamente possono diventare instabili, aumentando il rischio di surriscaldamento. Invece di attendere che la batteria si scarichi completamente, è consigliabile effettuare ricariche frequenti senza raggiungere il 100%: questo riduce lo stress e migliora l’efficienza nel lungo periodo.

 

3. Gestione energetica efficiente

Mantenere il SoC entro un range ottimale, generalmente compreso tra il 20% e l’80%, assicura una gestione energetica efficiente e una maggiore durata del sistema. Infatti, operare entro questo intervallo riduce lo stress sulle celle della batteria, prolungandone la vita operativa e migliorando l’efficienza del ciclo di carica-scarica.

 

Sistemi di gestione della batteria (BMS)

Il Battery Management System (BMS) è il cuore del sistema di gestione delle batterie nelle auto elettriche: questo componente essenziale monitora continuamente lo stato delle celle della batteria, analizzando parametri come la tensione, la corrente e la temperatura. Il BMS calcola in tempo reale lo State of Charge, permettendo al veicolo di ottimizzare il consumo di energia e prevenire potenziali problemi come sovraccarichi o scariche eccessive, che possono ridurre drasticamente la vita utile della batteria.

 

Nel contesto delle auto elettriche, il BMS svolge anche un ruolo cruciale nella gestione termica, evitando che la batteria si surriscaldi durante la ricarica o l’uso intenso. Un BMS avanzato può bilanciare le celle della batteria, garantendo che tutte operino in modo uniforme e migliorando l’efficienza complessiva del sistema.

 

Lo State of Charge quindi è un parametro necessario per la corretta gestione e ottimizzazione delle batterie; con una buona gestione del SoC è infatti possibile garantire prestazioni ottimali, maggiore sicurezza e un aumento della durata utile delle batterie.

Ewiva attiva una nuova stazione di ricarica ad alta potenza a Belforte Monferrato

Situato in Via San Colombano 51, il nuovo sito di ricarica per veicoli elettrici, frutto della collaborazione tra Belforte Monferrato S.r.l. ed Ewiva, promuove la mobilità sostenibile nel territorio.

 

La joint venture di Enel X e Gruppo Volkswagen Ewiva e l’utility Belforte Monferrato S.r.l. annunciano l’attivazione di una nuova stazione di ricarica ultra-veloce situata in un’area commerciale a breve distanza dall’uscita autostradale di Ovada (A26).

 

La stazione di ricarica di Belforte Monferrato è il quarto sito “Convenience” di Ewiva in Piemonte, costituito da 3 Infrastrutture di ricarica – dette anche colonnine – da 300kW ciascuna, per un totale di 6 punti di ricarica (PoC). Situato nei pressi di un centro commerciale, al cui interno sono presenti diversi ristoranti e un supermercato, questo sito di ricarica ultra-veloce rappresenta una soluzione ideale per permettere agli e-driver di sfruttare al meglio il tempo della ricarica, concedendosi una sosta e approfittando dei numerosi servizi presenti nel centro commerciale stesso.

 

La scelta del sito di Belforte, in prossimità dell’uscita autostradale di Ovada, è stata dettata dalla volontà di offrire un servizio di ricarica rapido ed efficiente ai numerosi e-driver che percorrono la tratta Milano-Genova-Ventimiglia, una delle principali arterie turistiche e commerciali del Paese.

 

Questo nuovo sito di ricarica ultra-veloce, realizzato grazie anche al contributo del Comune di Belforte, rappresenta un’ulteriore passo avanti nel piano di sviluppo della rete Ewiva. Un’iniziativa che dimostra un forte impegno verso la mobilità sostenibile e che offre ai cittadini di Belforte e a tutti i viaggiatori un servizio innovativo, rendendo la ricarica delle auto elettriche sempre più comoda, diffusa e accessibile in Italia.

 

Con l’attivazione di questa nuova stazione Ewiva consolida la propria presenza in Piemonte, dove sono già attivi 37 siti di ricarica ultra-veloce per un totale di 133 punti di ricarica.

 

“Con l’attivazione di questa stazione di ricarica, si conferma ancora una volta la volontà congiunta di Ewiva e di Belforte Monferrato S.r.l. di promuovere una mobilità sempre più sostenibile – ha commentato Ewiva – Grazie a questa collaborazione siamo riusciti a creare un punto di riferimento per la mobilità elettrica in una posizione strategica, a servizio di cittadini e viaggiatori. Questo progetto conferma il nostro impegno nel rendere la mobilità elettrica sempre più accessibile e conveniente”.

La Rete dei Comuni – Sulmona (AQ)

Con la Rete dei Comuni Ewiva scopriamo le realtà territoriali che in Italia hanno scelto di installare la rete Ewiva per offrire agli e-driver della zona e ai turisti un’infrastruttura di ricarica ultra-veloce e sempre accessibile. Sulmona, centro abitato immerso nelle bellezze naturali e storiche dell’Abruzzo, fa parte dei partner pubblici dove puoi ricaricare la tua auto elettrica grazie a colonnine ad alta potenza.

 

Sulmona: tanta storia nella valle Peligna

Sulmona è un importante centro abitato in provincia dell’Aquila, nella sezione meridionale dell’Abruzzo; è situato nel cuore della valle Peligna, zona geografica a ovest del Parco della Maiella. Sulmona, città tra le più importanti della regione grazie alla sua millenaria storia e alla sua favorevole posizione geografica, è famosa in tutto il mondo per la produzione di confetti.

 

La stazione Ewiva a Sulmona (AQ)

Puoi ricaricare la tua auto elettrica a Sulmona alla stazione Ewiva in viale della Repubblica 8-10, a circa 2 km dal centro storico. La stazione è dotata di quattro punti di ricarica, in grado di erogare fino a 150 kW di potenza. Le colonnine ultra-veloci Ewiva di Sulmona si trovano in un’area servita da negozi, ristoranti e centri sportivi, e sono poco distanti da numerosi punti di interesse, per cui gli e-driver possono trascorrere al meglio il tempo della ricarica.

 

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Centro storico

Ovidio narra che Sulmona abbia avuto origine in seguito alla distruzione di Troia; secondo la leggenda il nome deriva da Solimo, che fu uno dei compagni più fedeli del mitologico Enea. Oggi il centro storico è ricco di testimonianze del passato, come testimonia la grande varietà di palazzi in stile gotico e medievale costruiti tra il Rinascimento e il settecento; massimo esempio ne è la Cattedrale di San Panfilo. Per i più golosi è immancabile fare tappa in una delle tante botteghe che producono e vendono confetti.

 

Acquedotto medievale

Sulmona, nella sua lunga storia, è stata anche una città di dominazione sveva. Tra le tracce di quest’epoca spicca l’antico acquedotto, che risale al XIII secolo, straordinaria opera di ingegneria che oggi si distende lungo la maestosa Piazza Garibaldi. 

 

Parco Nazionale della Maiella

L’area di Sulmona è dominata dal Parco Nazionale della Maiella, uno dei più importanti d’Italia e dell’Europa Mediterranea. Si sviluppa attorno al massiccio omonimo e comprende ben sette riserve naturali, ospitando quindi una notevole biodiversità: al suo interno sono presenti oltre 2000 specie vegetali e quasi 200 specie animali, tra cui il noto orso marsicano.

 

Eremo di SantOnofrio al Morrone

L’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone, una delle mete più interessanti del parco della Maiella, è facilmente raggiungibile con un’escursione di circa un’ora, immersa nella natura e nella storia, partendo da Badia, frazione alle porte di Sulmona. Si tratta di un edificio religioso di architettura romanica risalente al XIII secolo, che ospita la memoria di San Pietro da Morrone, frate eremita divenuto papa e poi santo col nome di Celestino V.

 

Riserva Statale Monte Rotondo

La Riserva Statale Monte Rotondo, una delle ricchezze naturalistiche più note dell’area, si sviluppa lungo il fiume Pescara, articolandosi su entrambi i versanti. L’area, anticamente disboscata, è stata riforestata da specie caratteristiche della zona come il Pino nero e il Pino d’Aleppo, affiancati da altre specie tipiche dell’area mediterranea come Lecci e Faggi. Anche la fauna è particolarmente ricca, essendo frequentata da lupi, cervi, caprioli e aquile.

 

Scopri di più sulla stazione ad alta potenza Ewiva a Sulmona (AQ)

Smart Mobility: il futuro della mobilità urbana

La Smart Mobility rappresenta il futuro dello sviluppo della mobilità sostenibile: grazie all’implementazione di una serie di diverse tecnologie, infrastrutture e soluzioni, è infatti possibile integrare efficienza, digitalizzazione e sostenibilità, migliorando non solo la qualità della vita delle persone in ambito urbano, ma rendendo al contempo gli spostamenti e i viaggi sempre più ecologici e sostenibili.

 

Il concetto di Smart Mobility abbraccia una vasta gamma di soluzioni: dall’adozione sempre più estesa della mobilità elettrica, sia privata che condivisa, fino al potenziamento dei trasporti pubblici e della mobilità dolce, con l’obiettivo di ridurre il traffico e ottimizzare gli spostamenti.

 

Per promuovere una mobilità davvero sostenibile e accessibile a tutti è fondamentale, inoltre, lo sviluppo di una estesa e capillare rete di ricarica per veicoli elettrici. L’installazione di stazioni di ricarica ultra-veloce e ad alta potenza, come quelle che sta costruendo Ewiva in Italia, è essenziale per incentivare una sempre maggiore diffusione delle auto elettriche, riducendo i tempi di ricarica e rendendone più vantaggiosa e pratica l’adozione.

 

Per rendere le città sempre più sostenibili, in un’ottica di Smart Mobility è importante una sempre maggiore sinergia e integrazione tra differenti mezzi di trasporto, supportata dall’implementazione di servizi digitali che ottimizzano i percorsi e migliorano l’efficienza.

 

In questo contesto, l’interoperabilità tra diversi sistemi di trasporto pubblico e privato permette una pianificazione degli spostamenti sempre più fluida ed efficiente, riducendo di conseguenza il traffico e l’inquinamento.

 

Per sfruttare appieno i benefici della Smart Mobility, è essenziale tenere in considerazione i seguenti principi:

 

1. Promuovere l’adozione di soluzioni di mobilità sostenibili e integrate: incentivare l’interoperabilità e l’integrazione tra mezzi di trasporto privati, sistemi di trasporto pubblico e servizi digitali per la pianificazione degli spostamenti.

 

2. Incentivare l’adozione della mobilità elettrica: non solo tramite incentivi per l’acquisto dei veicoli, ma garantendo benefici per gli e-driver e implementando politiche a sostegno della diffusione delle stazioni di ricarica.

 

3. Incentivare l’uso del trasporto pubblico: migliorare la qualità, la frequenza e l’accessibilità del trasporto pubblico, rendendolo una soluzione di mobilità efficiente e sostenibile.

 

4. Implementare soluzioni di mobilità condivisa: promuovere l’utilizzo di servizi di car-sharing e bike-sharing, incentivandone l’utilizzo integrato con altre modalità di trasporto sostenibili.

 

La transizione verso una Smart Mobility richiede la collaborazione tra amministrazioni pubbliche, aziende private e cittadini, con l’obiettivo comune di creare città più vivibili, sostenibili e pronte per le sfide future della mobilità.

 

Fonti:

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX%3A52020DC0789

https://corporate.enelx.com/it/question-and-answers/what-is-a-smart-city

https://www.nomadia-group.com/it/risorse/blog/vantaggi-e-sfide-della-smart-mobility/