Halloween in elettrico: 3 mete da paura!

Halloween è una festa famosa per le sue atmosfere spaventose e surreali, oltre che per i numerosi racconti di storie e misteri antichi; l’Italia, con il suo patrimonio di borghi e dimore storiche, custodisce luoghi dove la leggenda si intreccia alla storia e che in questi giorni dell’anno acquistano un fascino particolare.

Per l’occasione: abbiamo selezionato 3 mete “da paura” tra Nord, Centro e Sud Italia, per vivere lo spirito di Halloween a zero emissioni.

Visitare questi luoghi in modo sostenibile, infatti, grazie alla rete di ricarica Ewiva alimentata al 100% da fonti rinnovabili, è il modo migliore per scoprire un Paese ricco di memorie, paesaggi e architetture sorprendenti.

Prima di pianificare il tuo viaggio consulta la mappa e trova la stazione Ewiva più vicina a te.

 

 

Triora (IM) – Il borgo delle streghe

Nel cuore delle Alpi Liguri, a quasi 800 metri di altitudine, sorge Triora, un borgo medievale che conserva un impianto urbano di origine alto-medievale, con case in pietra e un sistema di viuzze coperte da archi, dette “carruggi”. Il paese è noto per i processi per stregoneria svoltisi tra il 1587 e il 1589, durante una grave carestia che portò gli abitanti a cercarne i colpevoli soprattutto tra le donne del luogo.

I documenti conservati presso l’Archivio di Stato di Genova testimoniano un procedimento complesso e con molti imputati, cosa che in anni più recenti ha portato a Triora l’appellativo di “Salem d’Italia”, in riferimento alla città americana simbolo delle streghe. Oggi la cittadina mantiene viva questa memoria attraverso il Museo Etnografico e della Stregoneria e le iniziative a tema che si tengono tra il 31 ottobre e il 1° novembre di ogni anno.

Le stazioni Ewiva in Liguria

 

 

Poggio Torriana (RN) – Il castello di Azzurrina

Il Castello di Montebello risale probabilmente al XI secolo e presenta ancora la struttura di una rocca medievale con torri e mura in pietra locale. La sua fama è legata alla leggenda di Guendalina, la figlia albina di un signore del castello, scomparsa nel 1375 mentre giocava in un sotterraneo. La leggenda narra che per nascondere i capelli bianchi, i genitori le applicarono una tinta che in breve tempo scolorì in un colore azzurro. Per questo la bambina prese il soprannome di Azzurrina. Secondo il racconto, che mescola storia e leggenda, il suo spirito si manifesterebbe ancora nelle notti del solstizio d’estate. Al di là della leggenda, il castello rappresenta un importante esempio di architettura fortificata dell’Appennino romagnolo ed è molto suggestivo da visitare, sia di giorno che di sera.

Le stazioni Ewiva in Emilia-Romagna

 

 

Bagheria (PA) – La Villa dei Mostri

Alle porte di Palermo, nel centro storico di Bagheria, sorge la settecentesca Villa Palagonia, tra le più note ville nobiliari siciliane. Edificata a partire dal 1715 dal principe Francesco Ferdinando Gravina e Alliata, la villa è conosciuta anche con il nome di “Villa dei mostri” per le particolari sculture che adornano il muro di cinta, alcune parti della facciata e il giardino. Si tratta di centinaia di statue in pietra calcarea raffiguranti figure grottesche, animali fantastici e maschere deformi. Questa scelta estetica, insolita nel panorama barocco, ha acceso la curiosità di esperti e visitatori, tanto da colpire profondamente anche i viaggiatori del Grand Tour, tra cui Goethe, che la descrisse come “un’opera di straordinaria eccentricità”.

Le stazioni Ewiva in Sicilia

Ecobonus 2025: ecco le novità degli incentivi per le auto elettriche

Nell’ambito della transizione ecologica, il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha introdotto gli Ecobonus 2025, un meccanismo cruciale per accelerare la transizione elettrica del parco veicolare italiano.

 

Questi incentivi, che mirano a ridurre le emissioni inquinanti nelle aree urbane, sono rivolti a persone fisiche e microimprese e richiedono la rottamazione di auto termiche fino a Euro 5. Gli ecoincentivi 2025 si applicano esclusivamente a nuove auto elettriche pure (categoria M1, fino a 8 posti oltre il conducente); la finestra operativa si apre il 22 ottobre 2025 e chiuderà il 30 giugno 2026, o prima in caso di esaurimento fondi. Per gli operatori del settore automobilistico ed economico, si tratta di un’opportunità per stimolare la domanda di BEV, con impatti significativi sulla filiera produttiva e sulla sostenibilità ambientale.

 

Da oggi 22 ottobre 2025 è possibile richiedere il bonus online attaverso la piattaforma Sogei. Vediamo in cosa consiste, quali sono i requisiti e come fare richiesta.

 

Budget e contributi dell’Ecobonus 2025

Il limite di prezzo di listino per i nuovi veicoli è fissato a 35.000 euro (IVA e optional esclusi), una soglia che privilegia segmenti accessibili come city car e compatte elettriche, escludendo modelli premium e favorendo una democratizzazione della mobilità elettrica.

 

Gli importi del contributo sono scalati in base allISEE del richiedente:

  • 11.000 euro di bonus massimo per nuclei familiari con ISEE fino a 30.000 euro, coprendo potenzialmente oltre il 30% del valore del veicolo.
  • 9.000 euro per ISEE compreso tra 30.000 e 40.000 euro, con un tetto che bilancia accessibilità e sostenibilità del fondo.

 

Questi valori, erogati come sconto diretto in fattura, non sono cumulabili con altri incentivi statali e si applicano solo a veicoli con emissioni zero, escludendo ibride o plug-in hybrid. Dal punto di vista economico, tale struttura potrebbe incrementare il PIL del settore automotive del 2-3% nel breve termine, secondo proiezioni basate su dati storici di incentivi simili, stimolando catene di fornitura per batterie e componenti elettronici.

 

Requisiti per lAccesso agli Ecobonus 2025

Gli ecobonus 2025 sono concepiti con criteri stringenti per massimizzare limpatto ambientale e territoriale, focalizzandosi su zone ad alta densità di emissioni. Innanzitutto, il beneficio è destinato esclusivamente all’acquisto di auto elettriche nuove per le persone fisiche; per le microimprese, definite come entità con meno di 10 dipendenti e fatturato annuo inferiore a 2 milioni di euro, rientrano i veicoli N1 e N2. Questa inclusione delle microimprese supporta la transizione verso flotte aziendali sostenibili, riducendo i costi operativi legati a carburanti e manutenzione.

 

Un requisito chiave è la residenza in “aree urbane funzionali”, ovvero città con popolazione superiore a 50.000 abitanti o comuni afferenti all’area di pendolarismo. Tale delimitazione, mappata dal Ministero, mira a garantire l’estensione della platea degli aventi diritto, valorizzando l’aggiornamento ISTAT quale strumento di maggiore equità e inclusività nell’accesso alla misura, tenendo in considerazione i maggiori centri urbani dove il traffico veicolare contribuisce significativamente al PM10 e alle emissioni di CO2.

 

Fondamentale è l’obbligo di rottamare un veicolo a motore termico (benzina o diesel) fino alla classe Euro 5, intestato al richiedente (o a un membro nel nucleo familiare Isee) da almeno 6 mesi.

 

Come Richiedere il Bonus: Procedura Operativa

I passaggi per richiedere l’Ecobonus 2025 sono i seguenti:

  1. Registrarsi online sulla piattaforma dedicata (https://www.bonusveicolielettrici.mase.gov.it/index.html), accessibile tramite SPID o CIE per persone fisiche, o tramite credenziali aziendali per microimprese.
  2. Inserire la certificazione di residenza (attestante l’area urbana funzionale) e il numero di targa del veicolo da rottamare, con upload di documenti PRA e dichiarazione di conformità Euro.
  3. Indicare se il bonus è a favore del richiedente o di un altro membro del nucleo familiare, verificando l’ISEE tramite integrazione con l’INPS.
  4. 4. Generare il codice del bonus, calcolato automaticamente in base allIsee e al prezzo del veicolo, valido per 30 giorni.

Ewiva accelera la transizione green della logistica: attiva a Piacenza la prima stazione di ricarica per e-truck su suolo pubblico in Italia

Un’area di circa 2.400 mq per il primo sito della rete Ewiva dedicato ai mezzi pesanti elettrici, dotato di 6 colonnine da 400kW, le più potenti mai installate dall’azienda. Un traguardo importante reso possibile grazie alla collaborazione con l’Amministrazione comunale.

 

Ewiva, l’azienda nata per accelerare la mobilità elettrica in Italia attraverso la realizzazione della più grande rete di ricarica ad alta potenza del Paese, e il Comune di Piacenza hanno inaugurato oggi la prima stazione di ricarica ultra-fast per e-truck realizzata su suolo pubblico in Italia, segnando un risultato fondamentale nella decarbonizzazione del trasporto pesante. Il nuovo sito di ricarica di Viale dell’Artigianato 73 è anche il primo della rete Ewiva a essere dotato di colonnine in grado di erogare fino a 400kW ciascuna.

 

La stazione, che occupa complessivamente un’area di circa 2.400m2, è costituita da 6 punti di ricarica ultra-fast, con layout a drive-through che agevola l’ ingresso e uscita dei veicoli pesanti e stalli extra-large (20×4 metri) progettati appositamente per garantire manovre fluide anche a veicoli articolati. Completano il sito una segnaletica chiara, un’illuminazione ottimale che evita zone d’ombra e misure per la sicurezza e l’accessibilità come camminamenti pedonali, rampe per PMR e barriere protettive a tutela delle infrastrutture.

 

Situata in una posizione strategica, a ridosso dell’autostrada e all’interno di un’area commerciale dotata di servizi e ristorazione, la stazione diventa così un riferimento fondamentale per il mondo della logistica elettrica. Ma non solo: sebbene pensata per i truck, grazie alle dimensioni importanti e alla potenza elevata, questo sito è comunque accessibile a tutti i veicoli elettrici.

 

Ewiva consolida in questo modo la sua presenza in Emilia-Romagna, con oltre 40 stazioni e più di 160 punti di ricarica complessivi ad alta potenza. Solo nel Comune di Piacenza, l’azienda ha attivato di recente un altro sito in via della Conciliazione 45a: insieme alla nuova stazione di Viale dell’Artigianato, diventano così quattro le infrastrutture Ewiva operative sul territorio comunale, per un totale di 15 punti di ricarica ad alta potenza già a disposizione di cittadini e imprese.

 

“L’inaugurazione del sito di Piacenza rappresenta un salto di paradigma per la mobilità elettrica e, in particolare, per il settore della logistica in Italia. I mezzi pesanti possono contare su un’infrastruttura dedicata e realizzata per la prima volta su suolo pubblico, in grado di garantire tempi di ricarica compatibili con le esigenze operative, contribuendo alla competitività del Paese e alla sostenibilità ambientale – ha dichiarato Daniela Biscarini, CEO di Ewiva -. Non si tratta però solo di performance di ricarica: la disponibilità di spazi adeguati per le manovre dei truck insieme alla vicinanza alle principali arterie stradali e ai poli logistici sono elementi determinanti per offrire un servizio realmente efficiente al mondo del trasporto merci”.

 

Un traguardo possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Piacenza, che ha supportato con convinzione la realizzazione del progetto.

 

“Per una città come Piacenza, situata in una posizione strategica nel cuore della rete logistica del Paese, investire sull’elettrico significa assumersi la responsabilità di guidare il cambiamento – sottolinea la sindaca Katia Tarasconi –. Questa nuova stazione di ricarica non è solo un’infrastruttura tecnologica, ma un simbolo concreto di innovazione e sostenibilità: un tassello fondamentale nella costruzione di una mobilità più pulita, efficiente e rispettosa dell’ambiente. È un passo avanti che rafforza la vocazione di Piacenza come territorio capace di coniugare sviluppo economico e attenzione alla qualità della vita.”

 

“La sfida della sostenibilità si vince con azioni concrete e con la collaborazione tra pubblico e privato – aggiunge l’assessora all’Ambiente Serena Groppelli –. L’installazione della prima stazione di ricarica per tir elettrici su suolo pubblico è un segnale importante, perché dimostra che la transizione energetica è già in corso e coinvolge anche i settori più complessi, come il trasporto pesante. Ridurre le emissioni, incentivare l’elettrico e migliorare la qualità dell’aria significa investire nella salute dei cittadini e nel futuro del nostro territorio.”

 

“Stazioni di ricarica come quella inaugurata oggi rappresentano un fattore abilitante decisivo per l’elettrificazione del trasporto merci, che con i giusti presupposti può già portare benefici molto concreti per gli operatori del settore”, osserva il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso, “la crescita dell’infrastruttura negli snodi chiave è essenziale, ma per stimolare il mercato e facilitare gli investimenti sarebbero importanti a nostro avviso anche misure come le forme sperimentali di esenzioni dai pedaggi, in conformità con la direttiva Eurovignette, e strumenti di supporto alla domanda dei mezzi pesanti elettrici, che potrebbero e dovrebbero coinvolgere anche la committenza, per riconoscere agli operatori tariffe funzionali a promuovere la decarbonizzazione”.

È di nuovo accessibile la stazione di via Flaminia 871 a Roma!

È tornata accessibile la stazione Ewiva di via Flaminia 871 a Roma.

Il sito di Ewiva, dotato di 7 colonnine per un totale di 14 punti di ricarica da 300kW ciascuno, era stato temporaneamente inaccessibile a causa di interventi di manutenzione straordinaria su tutta l’area ed è ora tornato disponibile per tutti gli e-driver della zona e i turisti che ogni giorno attraversano una delle arterie principali della Capitale.

 

Oltre a quella di via Flaminia 871, per chi vuole ricaricare nella zona di Roma Nord ci sono altre 2 stazioni di ricarica ultra-veloce Ewiva:

Oltre a questi siti, nel Comune di Roma è possibile fare il pieno di energia in molte altre stazioni di ricarica ultra-veloce Ewiva posizionate in luoghi strategici della città:

SCOPRI LE ALTRE STAZIONE EWIVA A ROMA

Sesto San Giovanni: energia e colore con la nuova stazione di ricarica ultra-veloce di Ewiva

Tecnologia, sostenibilità e arte si incontrano a Sesto San Giovanni, dove Ewiva, la joint venture di Enel X e Gruppo Volkswagen, ha inaugurato una nuova stazione di ricarica ultra-veloce in via Luigi Pirandello – angolo viale Pier Paolo Pasolini, a pochi minuti dal cuore commerciale della città.

 

Il nuovo sito è dotato di 2 colonnine – o infrastrutture di ricarica – da 150kW ciascuna, per un totale di 4 punti di ricarica (PoC). L’area, strategicamente posizionata nelle vicinanze di servizi e attività commerciali, è pensata per offrire una sosta pratica, rapida e funzionale a tutti gli e-driver.

 

A rendere questa stazione davvero speciale è l’intervento artistico che ha coinvolto la cabina elettrica a servizio del sito di ricarica, trasformata in una vera e propria opera di street art. Il murales, firmato dall’artista Andrea Tarli, è ispirato ai vagoni della metropolitana milanese e punta a valorizzare l’identità urbana della zona e a mitigare l’impatto visivo delle infrastrutture. Un modo creativo per integrare tecnologia e valore per il territorio, con l’obiettivo di riqualificare l’area e renderla più accogliente.

 

“La mobilità elettrica è una sfida tecnologica, ma anche culturale. Iniziative come questa raccontano come la transizione energetica possa diventare un’opportunità per portare valore aggiunto ai territori, non solo in termini ambientali ma anche visivi e identitari”, ha dichiarato Annamaria Borrega, CFO di Ewiva.

 

Questa nuova attivazione si inserisce nel percorso di crescita di Ewiva in Lombardia, dove l’azienda conta circa 70 stazioni ultra-veloci attive per un totale di oltre 240 punti di ricarica. La collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Sesto San Giovanni ha giocato un ruolo chiave nella realizzazione del progetto, sottolineando l’impegno condiviso per un futuro più sostenibile e vivibile.

 

“Come Amministrazione comunale continuiamo a lavorare per rendere Sesto San Giovanni una città sempre più attrattiva, moderna e al passo coi tempi, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita urbana. Stiamo portando avanti numerosi interventi volti a riqualificare il nostro patrimonio pubblico, rendendolo più efficiente dal punto di vista energetico e più vivibile per i nostri cittadini”, ha commentato il Sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano.