Le auto elettriche sono affidabili anche con la neve e il freddo?

Uno dei falsi miti più radicati e diffusi, quando si parla di auto elettriche, riguarda le eventuali difficoltà e problematiche che potrebbero sorgere in caso di condizioni meteorologiche estreme. Tuttavia, le BEV, grazie alle caratteristiche tecnologiche estremamente avanzate integrate, offrono enormi vantaggi in termini di maneggevolezza, sicurezza ed efficienza anche con il ghiaccio o con la neve.

 

Inoltre, le stazioni di ricarica, anche quelle ultra-veloci, sono capaci di garantire un servizio efficiente anche in caso di freddo estremo, mitigando l’impatto della temperature sulla velocità di erogazione dell’energia.

 

Auto elettriche in condizioni invernali: quali sono i vantaggi

Viaggiare in elettrico in condizioni di freddo estremo offre comunque dei vantaggi in termini di sicurezza, efficienza energetica e fluidità di guida. Innanzitutto, l’energia immagazzinata nei motori delle auto elettriche si converte più facilmente in movimento rispetto a un motore a combustione.

 

Inoltre, la coppia istantanea e il freno rigenerativo sono due elementi fondamentali che consentono partenze più fluide, evitando slittamenti e garantendo una eccellente gestione della trazione e della frenata, distribuendo meglio il peso.

 

Gli effetti del freddo sono ridotti anche sulle stazioni di ricarica, che sono infatti progettate per funzionare al meglio anche in condizioni metereologiche molto avverse, con un’influenza minima sia sulle tempistiche sia sull’erogazione di energia.

 

Consigli pratici per guidare sulla neve

Per quanto riguarda la guida in condizioni di freddo estremo, ci sono diverse best practice molto utili per viaggiare in perfetta efficienza e sicurezza:

– Monitorare sempre la percentuale di carica
– Montare pneumatici invernali o utilizzare le apposite catene
– Utilizzare la funzione di preriscaldamento per rendere più confortevole l’abitacolo e ottimizzare le performance della batteria.
– Adottare uno stile di guida prudente senza movimenti bruschi e usare la modalità ECO
– Mettersi alla guida poco dopo aver completato la ricarica per sfruttarne il calore

La Rete dei Comuni – Saint-Vincent (AO)

Con la “Rete dei Comuni” raccontiamo i territori dove sono installate le infrastrutture Ewiva che offrono e-driver della zona e turisti una rete di ricarica ultra-veloce, affidabile e alimentata da fonti 100% sostenibili. Oggi facciamo tappa a Saint-Vincent, un luogo pieno di ricchezze nel cuore della Val d’Aosta.

 

Saint-Vincent (AO): la “riviera delle Alpi”

 

Saint-Vincent, un antico borgo situato nell’area centrale della regione, a circa 25km da Aosta, è un luogo dove storia, cultura e benessere si intrecciano in una cornice naturale di straordinaria bellezza. Conosciuta dal XIX secolo per le sue acque termali, la cittadina ha saputo evolversi, mantenendo intatti il suo fascino tradizionale e l’equilibrio con l’ambiente circostante. Il suo patrimonio storico, architettonico e naturale rappresenta un’importante risorsa turistica che attira visitatori da ogni parte del mondo.

 

La stazione di ricarica Ewiva a Saint-Vincent (AO)

A Saint-Vincent, in provincia di Aosta, puoi ricaricare il tuo veicolo elettrico in via Vuillerminaz, 7, a due passi da attrazioni turistiche e luoghi di ristoro. Si tratta di una stazione con un punto di ricarica ultra-veloce da 100 kW per fare il pieno di energia prima di scoprire tutte le bellezze della Valle d’Aosta.

 

Da non perdere nelle vicinanze

 

Via delle Gallie

Uno dei luoghi più suggestivi di Saint-Vincent è la via delle Gallie, un’arteria storica che sin dall’età imperiale partiva da Ivrea permettendo un collegamento con altre strade cruciali per il commercio. La lunga via, il cui nome si rifà alle antiche “gallie” (canali) utilizzate in epoca medievale per il trasporto di materiali, attraversa un itinerario che permette di scoprire Saint-Vincent, immergendosi nella sua storia e nei suoi angoli più suggestivi.

 

Il ponte romano sul torrente Cillian

Il ponte sul torrente Cillian è un’altra delle meraviglie storiche di Saint-Vincent, un grande esempio di come l’ingegneria possa integrarsi armoniosamente con la natura circostante. Questo ponte, lungo 50 metri e caratterizzato da un’arcata elegante in pietra, oggi in rovina per i danni causati da un terremoto nel 1839, collegava le due sponde del torrente Cillian, che scorre tra le montagne. La sua posizione strategica offre una vista panoramica sull’area circostante, permettendo di apprezzare la bellezza incontaminata del paesaggio alpino.

 

Chiesa di San Vincenzo

Nel cuore di Saint-Vincent si erge la Chiesa di San Vincenzo, edificata nell’XI secolo e dedicata al santo patrono del paese. La chiesa è stata costruita su una piccola collina che domina l’abitato, offrendo così una vista panoramica spettacolare sul borgo e sulle montagne circostanti. La sua architettura in stile romanico, con una facciata semplice ma con un interno elegante e arricchito da affreschi del XV secolo, vuole riflettere l’essenzialità del culto cristiano. La chiesa di San Vincenzo non è solo un luogo di preghiera, ma anche un punto di riferimento culturale e sociale per la comunità, dove si svolgono eventi religiosi e manifestazioni di carattere locale.

 

Le Terme di Saint-Vincent
Saint-Vincent può vantare di un centro di benessere di caratura internazionale. Le acque termali di Saint-Vincent, già conosciute in epoca romana e riscoperte nel settecento, sono rinomate per le loro proprietà terapeutiche, particolarmente utili per il trattamento di malattie respiratorie, reumatiche e dermatologiche. Oltre al benessere fisico, le terme offrono anche un’esperienza sensoriale unica, grazie all’atmosfera rilassante e alla vista panoramica sulle montagne, che contribuiscono a rendere ogni visita un’esperienza indimenticabile.

 

Ewiva è main sponsor della Gara Nazionale di Mobilità Sostenibile

L’iniziativa punta a sensibilizzare gli studenti sulle soluzioni sostenibili in ambito tecnologico, organizzativo e comportamentale, promuovendo conoscenza, crescita personale e professionale. Sono 17 le squadre in gara, provenienti da tutta Italia. Obiettivo: sviluppare consapevolezza sull’elettrico e competenze professionali per i giovani

 

Coltivare nei giovani studenti la cultura della sostenibilità e della mobilità elettrica, permettendo loro di sviluppare le competenze tecniche e trasversali fondamentali per affrontare gli studi e per prepararsi al mondo del lavoro: è con questo obiettivo che Ewiva, la joint venture di Enel X e Gruppo Volkswagen, sponsorizza Sustainable Electric Cars Race for Students (SEL3C4RS), la seconda edizione della Gara Nazionale di Mobilità Sostenibile che quest’anno per la prima volta si terrà a Rimini dal 5 al 7 marzo prossimi, in occasione di Key – The Energy Transition Expo, l’evento europeo dedicato a tecnologie, servizi e soluzioni integrate per l’efficienza energetica, le energie rinnovabili in Italia e nel bacino del Mediterraneo.

 

Promossa e organizzata dalla Rete di Scuole per la Mobilità Sostenibile, SEL3C4RS è una competizione rivolta a scuole secondarie superiori, centri di formazione professionale e ITS academy di tutta Italia. La gara mira a sensibilizzare i giovani sulle soluzioni sostenibili in ambito tecnologico, organizzativo e comportamentale, promuovendo consapevolezza e crescita personale e professionale. Attraverso il gioco e la competizione, gli studenti sviluppano capacità e attitudini utili sia per la scuola che per il mondo del lavoro. Il motorsport, fonte di entusiasmo e passione, viene infatti utilizzato come strumento educativo per integrare conoscenze scolastiche con esperienze di ricerca e sviluppo tipiche del settore industriale.

 

La competizione

Le 17 squadre partecipanti ad oggi all’edizione 2025, composte ciascuna da un docente e 3 o 4 allievi e provenienti da Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Puglia, si sfideranno nella progettazione e realizzazione di un veicolo elettrico in scala ridotta e radiocomandato: un modo divertente per sviluppare e mettere in pratica competenze tecniche di meccanica, elettronica, chimica, logistica, e trasversali come learning by doing, problem solving, making, tinkering e organizzazione del lavoro di squadra e gestione delle tempistiche.

 

Il regolamento si basa su cinque principi fondamentali: l’economicità, espressa attraverso la fornitura di alcuni componenti e nella scelta di materiali, anche da riciclo, con riguardo particolare all’uso di soluzioni innovative ed ecosostenibili; la semplicità, che consente la partecipazione anche a scuole non prettamente tecniche; la collaborazione, stimolata attraverso l’incentivo alla cooperazione tra studenti di diverse scuole e indirizzi di studio; la sicurezza elettrica, meccanica e personale dei partecipanti, e infine l’innovazione, per la promozione di soluzioni tecnologiche, organizzative e procedurali all’avanguardia.

 

La gara prevede diverse categorie di prove di prestazione, di progettazione e documentazione, di costruzione, di design e di sostenibilità ambientale, i cui punteggi contribuiranno alla classifica finale complessiva che sarà determinata dalla somma dei punteggi ottenuti nelle diverse categorie. Durante i 3 giorni della manifestazione Key Energy, i team si eserciteranno con vari turni di prove libere, warm-up e gare, per arrivare a decretare il podio finale tra squadre e progetti partecipanti venerdì 7 marzo 2025.

 

“Condividiamo con la Rete di Scuole per la Mobilità Sostenibile i valori e l’impegno profuso nel diffondere nelle nuove generazioni la cultura della mobilità sostenibile e nello sviluppare nuove competenze professionali e per questo motivo siamo felici di sostenere le loro iniziative – dichiara Daniela Biscarini, CEO di Ewiva -. Intendiamo puntare sui giovani, veri attori del domani, ai quali vogliamo dare tutti gli strumenti e la conoscenza affinché possano affrontare la transizione green da protagonisti e cogliere anche le opportunità professionali che derivano da essa. Dialogando con le nuove generazioni attraverso la scuola, sostenendo progetti di divulgazione e formazione ci poniamo anche l’obiettivo di abbattere le barriere esistenti e chiarire i dubbi diffusi su uno dei temi più attuali e ricorrenti dello scenario economico e dell’informazione. Una missione che perseguiamo con impegno, confermata non solo dalla sponsorizzazione di SEL3C4RS, ma anche dal lancio del progetto formativo E-MOBILITY@SCHOOL – il viaggio elettrizzante inizia oggi, che sta coinvolgendo oltre 500 classi e circa 12.500 studenti delle Scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia”.

 

La Rete di Scuole per la Mobilità Sostenibile (www.rete-emobility.it)

 

Costituita da un network di 48 scuole secondarie (istituti tecnici e professionali) distribuite in 13 regioni italiane, la Rete di Scuole per la Mobilità Sostenibile è nata per promuovere la cultura della sostenibilità attraverso la mobilità sostenibile in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 ONU.

 

Le sue azioni principali sono la formazione dei docenti sulle tematiche della mobilità sostenibile, l’educazione degli studenti alla sostenibilità ambientale e all’energia, e la collaborazione con aziende per il trasferimento tecnologico e percorsi di formazione (PCTO e post-diploma).

 

La Rete collabora con Sviluppo Lavoro Italia e ha avviato un percorso nazionale di formazione per il titolo di “Tecnico per la Progettazione, Gestione e Manutenzione dei Sistemi di Mobilità Sostenibile”, giunto alla quinta edizione e realizzato con Motus-E, Università di Messina e Politecnico di Bari. Finora ha coinvolto circa 1400 studenti di 30 scuole, generando oltre 35.000 ore di PCTO.

 

PUMS: la pianificazione urbana strategica e sostenibile

Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) è un documento di pianificazione che ogni Comune italiano con popolazione superiore a 100.000 abitanti deve redigere in conformità alla normativa nazionale ed europea. In linea con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni di CO2 e di miglioramento della qualità dell’aria, il Piano Urbano per la mobilità sostenibile promuove il passaggio a modalità di trasporto più ecologiche, tra cui la mobilità elettrica.

 

In un contesto di crescente urbanizzazione, la mobilità elettrica rappresenta un elemento chiave per il futuro delle città, sia in termini di sostenibilità ambientale che di qualità della vita. Il PUMS, infatti, è progettato per facilitare la transizione verso un sistema di mobilità che integri in modo armonioso anche i veicoli elettrici, promuovendo soluzioni di trasporto innovativo e intermodale che riducano l’impatto ambientale e migliorino l’efficienza del sistema di trasporto urbano.

 

Il PUMS deve rispondere alle necessità di trasporto di una comunità urbana, integrando le diverse modalità di trasporto e favorendo la transizione verso soluzioni più sostenibili. I principali obiettivi del PUMS sono:

 

– Ridurre linquinamento atmosferico.

– Promuovere l’uso del trasporto sostenibile, come la mobilità ciclabile, il trasporto pubblico, il car sharing e le auto elettriche.

– Ottimizzare il flusso del traffico urbano.

– Favorire lintegrazione di diverse modalità di trasporto, sostenendo la multimodalità.

– Aumentare la sicurezza e la qualità della vita nelle aree urbane: meno incidenti, migliore qualità dell’aria.

 

La Mobilità Elettrica nel PUMS

La mobilità elettrica è uno degli aspetti chiave per la sostenibilità delle città del futuro. La crescente diffusione dei veicoli elettrici rappresenta una risposta concreta al problema dell’inquinamento atmosferico, riducendo le emissioni di gas serra e migliorando la qualità dell’aria nelle aree urbane.

 

Nel contesto del PUMS, la promozione della mobilità elettrica può assumere diverse forme, tra cui:

– Incentivazione all’acquisto di veicoli elettrici

– Sviluppo delle infrastrutture di ricarica

– Creazione di zone a basse emissioni

– Car sharing elettrico e bike sharing elettrico

 

I benefici ambientali dello sviluppo della mobilità elettrica in città sono evidenti: la riduzione delle emissioni di CO2, la riduzione delle polveri sottili e la diminuzione dell’inquinamento acustico sono solo alcuni degli aspetti positivi che i PUMS possono favorire, con effetti positivi sull’ambiente e sulla qualità della vita. Le città che adottano politiche di mobilità elettrica possono beneficiare di una riduzione dei costi sociali legati all’inquinamento atmosferico, alla manutenzione stradale e ai danni alla salute pubblica.

 

Una delle principali sfide per l’adozione della mobilità elettrica è la disponibilità di infrastrutture di ricarica. Il PUMS gioca un ruolo fondamentale nel promuovere l’installazione di stazioni di ricarica, non solo nei parcheggi pubblici e nelle aree ad alta densità di traffico, ma anche nei quartieri residenziali e nelle aree periferiche. In particolare, l’installazione di stazioni di ricarica rapida, che consentono di ricaricare velocemente il veicolo e in maniera agile, risulta utile lungo le arterie di trasporto principali.

 

Attraverso la pianificazione strategica e l’integrazione di politiche innovative, il PUMS può facilitare la transizione verso un futuro a emissioni zero, promuovendo un cambiamento radicale nel modo in cui ci spostiamo nelle città.