Come funziona la ricarica delle auto elettriche con Ewiva: i semplici passi per fare il pieno di energia…ed essere subito pronti a ripartire!
Scegliere veicoli elettrici significa abbracciare il cambiamento. Come dimostrato da diversi studi, infatti, la mobilità elettrica è una soluzione sostenibile che riduce significativamente l’impatto ambientale rispetto alle auto a combustione: le emissioni climalteranti sono ridotte, le emissioni locali tipiche della combustione sono azzerate e l’inquinamento acustico è ridotto. Un cambiamento oggi possibile grazie all’espansione costante dell’infrastruttura di ricarica elettrica pubblica in Italia, che diventa sempre più capillare da Nord a Sud del Paese: alla fine del 2022 si registra una crescita generale e significativa della rete pubblica su tutto il territorio, in particolare in merito alle stazioni fast e ultra-fast. In questo scenario gioca un ruolo fondamentale Ewiva, la joint venture nata da Enel X Way e Volkswagen Group con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia. Vediamo adesso come ricaricare un’auto elettrica.
Colonnine per la ricarica delle auto elettriche: come funziona
La ricarica delle auto elettriche avviene per mezzo di appositi dispositivi di distribuzione di energia elettrica che consentono di ricaricare la batteria. Esistono tipologie differenti di strumenti per la ricarica: a corrente continua (DC) o alternata (AC), e di varia potenza. Inoltre, possiamo distinguere tra colonnine private e pubbliche. Le prime sono situate in spazi privati, come garage di abitazioni, parcheggi aziendali, di centri commerciali, ristoranti, hotel e così via. Le colonnine pubbliche, invece, si trovano presso spazi a uso pubblico, come strade, parcheggi pubblici, aree di sosta delle autostrade, etc. Inoltre, si tratta spesso di infrastrutture di medie o grandi dimensioni, che permettono di ricaricare un maggior numero di veicoli simultaneamente e a potenze più elevate, riducendo i tempi di sosta per la ricarica.
Come ricaricare un’auto elettrica con Ewiva
Ewiva, ricoprendo il ruolo di Charging Point Operator (CPO), si occupa di mettere a disposizione l’infrastruttura di ricarica e non ha un’App propria da cui è possibile acquistare direttamente il servizio. Per ricaricare un’auto elettrica con Ewiva, infatti, è necessario aver prima sottoscritto un’offerta con un fornitore di servizi di ricarica (MSP), tra quelli interoperabili con Ewiva. Ad oggi sono attive già oltre 30 partnership e l’obiettivo è quello di far crescere costantemente il network, rendendo così l’esperienza della ricarica sempre più accessibile agli e-drivers italiani e stranieri. La lista degli MSP abilitati alla rete Ewiva è disponibile alla pagina Chi Siamo e attraverso le App di questi MSP è possibile, quindi, accedere alla rete Ewiva presente su tutto il territorio italiano.
Di seguito, i pochi e semplici step necessari per ricaricare un veicolo elettrico con Ewiva:
- Cercare il punto di ricarica Ewiva più vicino, tramite l’applicazione del proprio Mobility Service Provider (MSP) di riferimento, oppure attraverso la mappa presente sul sito di Ewiva o su Google Maps.
- Una volta raggiunta la stazione, per iniziare la ricarica è necessario scegliere la presa e autenticarsi. È possibile procedere in due modi differenti: selezionando la presa scelta tramite l’app, oppure avvicinando la carta RFID al lettore della colonnina e selezionare il connettore a schermo.
- A questo punto collegare al veicolo il cavo selezionato (sarà quello illuminato di blu) e il gioco è fatto: in pochi secondi avrà inizio la ricarica e l’alloggio del caricatore diventerà verde.
- Una volta raggiunto il livello di carica desiderato, terminare la sessione di ricarica. Anche in questo caso è possibile procedere sia dall’app che tramite lo schermo della colonnina, avvicinando la carta RFID al lettore e cliccando su termina. È inoltre possibile terminare la sessione di ricarica anche direttamente dall’automobile. Poiché ogni auto ha differenti caratteristiche è sempre utile consultare il manuale di istruzioni o informarsi con un concessionario di fiducia per sapere se il proprio veicolo è abilitato a questa funzionalità.
- Infine, staccare il cavo dalla vettura e riporlo nell’alloggio per liberare tempestivamente il punto di ricarica occupato. È molto importante spostare il veicolo non appena terminata la ricarica, sia per non incorrere in penali, sia per consentire anche agli altri e-drivers di ricaricare.
Quali veicoli possono ricaricare alle stazioni Ewiva?
L’infrastruttura di ricarica Ewiva è aperta a tutti i marchi e produttori di automobili. A prescindere dalla marca del veicolo, è quindi possibile accedere alle colonnine Ewiva.
Dal punto di vista tecnico, poiché la rete di ricarica di Ewiva è una rete in corrente continua (DC) ad alta potenza, è necessario che veicolo sia abilitato alla ricarica in corrente continua (anche detta ricarica in Modo 4), con prese compatibili a quelle presenti sulle colonnine Ewiva. Le prese disponibili nelle stazioni Ewiva sono generalmente di tipo CCS Type 2, in linea con lo standard europeo e comuni al maggior numero di veicoli. Tuttavia, presso alcune stazioni sono disponibili anche le prese di tipo CHAdeMO.
Per altre curiosità o domande sul servizio di ricarica con Ewiva consulta tutte le nostre FAQ!