14 May 2024
Mobilità elettrica

Direttiva AFIR: di cosa si tratta e perché è importante per il futuro della mobilità elettrica

La mobilità elettrica rappresenta una svolta significativa nel settore dei trasporti e la sua più ampia diffusione è direttamente correlata alla creazione di un’infrastruttura di ricarica accessibile, capillare ed efficiente. Per sostenere questa transizione, a partire da aprile 2024, l’Unione Europea ha introdotto l’AFIR (Alternative Fuels Infrastructure Regulation). Questo regolamento, parte integrante del pacchetto “Fit for 55” della Commissione sul clima, mira a confermare e ampliare gli obiettivi già introdotti dalla direttiva DAFI (Directive Alternative Fuel Initiative) del 2016, fornendo un quadro normativo più efficace per lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.

 

 

Obiettivi e impatto della direttiva AFIR

L’obiettivo principale della direttiva AFIR è promuovere l’uso di carburanti alternativi nel settore dei trasporti, riducendo così le emissioni di gas serra e l’inquinamento atmosferico. Per farlo, il nuovo regolamento richiede agli Stati membri di impegnarsi per raggiungere obiettivi infrastrutturali molto ambiziosi.

 

In particolare, l’AFIR avrà un impatto importante per la mobilità elettrica perché fornisce ai Paesi membri specifiche linee guida da seguire nella realizzazione di un’infrastruttura di ricarica che sia in grado di rispondere alle esigenze del mercato. Il requisito fondamentale è l’obbligo di adeguare la potenza totale delle stazioni di ricarica accessibili al pubblico al numero di auto elettriche immatricolate.

 

Inoltre, il regolamento prescrive, l’obbligo di avere, entro il 2025, almeno una stazione di ricarica pubblica ogni 60 km, e tutte le infrastrutture dovranno prevedere almeno un punto di ricarica in grado di erogare una potenza uguale o superiore a 150 kW.  Questo significa che nei prossimi anni la rete di ricarica sarà sempre più estesa, capillare e potente.

 

L’AFIR contempla, inoltre, la creazione di punti di ricarica accessibili e interoperabili in tutta l’UE, attraverso l’adozione di standard comuni per i connettori e i servizi di ricarica forniti dagli MSP (Mobility Service Provider).

 

Un’impostazione comune data da una normativa omogenea è la chiave per affrontare con fiducia le sfide future di questo settore e contribuire, anche in Italia, alla realizzazione di un’infrastruttura di ricarica ancor più all’avanguardia e in grado di soddisfare le esigenze degli utenti.

 

L’AFIR rappresenta una grande opportunità e una sfida per gli operatori del settore come Ewiva, ma è soprattutto una garanzia per gli e-driver di oggi e di domani perché assicura l’accesso ad una rete di ricarica affidabile e conveniente. Grazie a questa normativa sarà sempre più facile scegliere una mobilità a zero emissioni, che rappresenta lo strumento principale per affrontare il cambiamento climatico e migliorare la qualità dell’aria delle nostre città.